
Maigret
Diretto da Patrice Leconte e liberamente basato sul romanzo "Maigret e la giovane morta", questo nuovo Maigret cinematografico e sorprendente e affascinante. Merito di un immenso Depardieu, ma non solo.
Diretto da Patrice Leconte e liberamente basato sul romanzo "Maigret e la giovane morta", questo nuovo Maigret cinematografico e sorprendente e affascinante. Merito di un immenso Depardieu, ma non solo.
I rumori fuori dalle finestre raccontano di una città in stadio di assedio, di una guerra che infuria per le strade di Roma, nel corso dei primi due vertiginosi episodi della serie di Marco Bellocchio “intorno” al caso Moro: sirene di ambulanze e macchine della polizia, slogan e urla che riecheggiano dagli scontri di repressione dei cortei
Al suo quinto lungometraggio, Dominik Moll apre a Venezia 76 le Giornate degli Autori con una storia tratta dal romanzo di Colin Niel. Protagonisti cinque personaggi che il caso mette insieme in un intreccio tanto inaspettato quanto coerente, a dimostrazione della tesi secondo cui nulla nella vita è meno casuale del caso.
Strange Fruit è forse uno dei brani più strazianti e dolorosi mai creati nella storia della musica. Un brano che porta la firma della cantante jazz Billie Holiday e che servì come denuncia contro i linciaggi della popolazione afroamericana degli Stati Uniti.
Tra due mondi di Emmanuel Carrère è interamente dedicato agli effetti psicologici e sociali della precarietà lavorativa. Il film nasce dal libro inchiesta Le quai de Ouistreham (pubblicato in Italia da Piemme con il titolo La scatola rossa) della giornalista francese Florance Aubenas.
Sola in una località di mare, Leda osserva ossessivamente una giovane madre e la figlia in spiaggia. Turbata dalla complicità del loro rapporto (e dalla loro famiglia, chiassosa e sinistra), Leda è sopraffatta dai ricordi legati allo sgomento, allo smarrimento e all’intensità della propria maternità.
ANTEPRIMA
Raggiunti gli ottant'anni, un manager milionario (José Luis Gómez) sente il dovere di dimostrare il proprio spirito filantropico impegnandosi in un gesto che possa essere ricordato nel tempo. Decide allora di finanziare la realizzazione di un film, ingaggiando quanto di meglio possa offrire il panorama cinematografico contemporaneo.
PREMIO OSCAR 2022 MIGLIOR FILM STRANIERO
Il riservato Kafuku, attore e regista di teatro, ha una curiosa abitudine. Ogni mattina, mentre guida la sua vecchia e nobile Saab per le strade di Tokyo, ripassa la parte grazie a un’audiocassetta registrata dalla moglie.
Émilie è una giovane di origine cinese che vive a Parigi, nel 13esimo arrodissement, nell’appartamento della nonna, da tempo in ospedale malata di Alzheimer. Per gestire economicamente l’appartamento mette un annuncio al quale risponde Camille, un afrodiscendente che deve iniziare a insegnare in un liceo lì vicino.
“Il problema, amico mio, è che tutti hanno le loro ragioni”, dice Julien Carette a Jean Renoir, mentre i due si allontanano di notte dalla villa dove un delitto è stato appena commesso. E lo afferma con amarezza e una dolorosa tristezza, mentre Renoir guarda fisso di fronte a sé.
Immagini che palpitano a ritmo di una melodia soave e trascinante. Una macchina da presa che volteggia sicura, come mossa da una brezza leggera capace di trascendere la tecnica e concretizzare la pura ispirazione. Un regista che, commosso, firma la sua lettera d’amore alla settima arte.
ORSO D’ORO MIGLIOR FILM BERLINO 2020
Il male non esiste ha vinto l'Orso d'oro alla Berlinale del 2020, e arriva da noi dopo le chiusure della pandemia e agli inizi di una devastazione bellica di cui nulla sappiamo, nel buio di un futuro incontrollabile.
Passato lo scorso anno al Sundance Film Festival, dove ha vinto il Premio Speciale della giuria, il documentario di Benjamin Ree ricostruisce l’incredibile vicenda di Barbora Kysilkova, artista iperrealista ceca trasferitasi ad Oslo, dove nel 2015 due delle sue opere più importanti sono state trafugate dalla Galleria Nobel.
Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2020, il film con un fare spigliato ma sempre elegante, costruisce attorno a due mattatori assoluti, Jim Broadbent e Helen Mirren, una messa in scena e una narrazione deliziose, capaci di strappare decine di sorrisi.
Il gioco dei rimandi cinefili (anche puramente “di genere” nonostante la natura “civile” del film) è piuttosto stratificato con un’operazione come quella di Europa: da Boorman al Guerrilla di Soderbergh passando per le ispirazioni più esplicite tra Van Sant e ovviamente 1917 o Iñárritu
France de Meurs è la giovane giornalista di punta di un canale all-news francese. Conduce approfondimenti giornalieri sull’attualità, modera dibattiti politici e confeziona reportage nelle zone calde del pianeta. È ricca, bella, famosa e invidiata ma la vita privata non è altrettanto felice
C’è una sorta di trasversalità che percorre Ennio, il documentario di Giuseppe Tornatore che racconta, sviscerandone quanti più aspetti possibili, la vita di Ennio Morricone, scomparso nel 2020, con cui il regista ha collaborato per quasi trent’anni, instaurando un rapporto amicale di fiducia reciproca.
Daniele vuole essere il più veloce. La sua unica ambizione è sfrecciare con il motoscafo più spedito degli altri tra i canali della laguna di Venezia. Nella sua quotidianità non c’è altro: una religione incentrata sul culto delle imbarcazioni, della velocità e della classifica dei barchini più potenti.
Avete quarant’anni o poco più. Siete maschi, tutti maschi. Siete in una casa in Sardegna. Una bella casa con bei mobili solidi e i ritratti degli antenati alle pareti. Una casa che una volta si sarebbe detta borghese e oggi è il teatro di un fallimento totale.
Il miglior film di Cannes 2021 non era in concorso: Serre-moi fort di Mathieu Amalric è stato inopinatamente relegato nella neonata sezione Cannes Premiere. Clarisse (Vicky Krieps) è sposata con Marc (Arieh Worthalter). La coppia ha due bambini: Lucie e Paul. Durante una vacanza in montagna spariscono il papà e i due figli.