
Segreti di famiglia
Ogni famiglia ha i suoi segreti. Qualche volta innominabili. Quelli raccontati in Segreti di famiglia da Joachim Trier, cineasta danese emergente qua al terzo film – dopo Reprise, 2006 e Oslo, 31. August, 2011 - non sono proprio nefandi ma, questo sì, abbastanza glutinosi. E per lo spettatore, forse, appetitosi. Difatti ciò che si nasconde dietro la morte per incidente d’auto della celebrata fotografa di guerra Isabelle Reed, interpretata da una maestosamente travagliata Isabelle Huppert, è probabilmente un suicidio. E quel che la sua famiglia vive “dopo” non è altro che una rivisitazione costante di lei: attraverso le foto, i ricordi altrui, le macerazioni del marito e quelle dei due figli, uno dei quali, il quindicenne Conrad (Devin Druid), è problematico, assente, fuggiasco tra i videogiochi e a tratti con facoltà quasi...