giovedì
09/ 03/ 2023
21 v.o. sott. ita
venerdì
10/ 03/ 2023
21 v.o. sott. ita
sabato
11/ 03/ 2023
21 v.o. sott. ita
domenica
12/ 03/ 2023
16.30 v.o. sott. ita
Presentato alla Berlinale, unico film italiano in concorso, ha vinto l’Orso d’Argento per il Miglior Contributo Artistico per la fotografia (meravigliosa) di Hélène Louvart. Un film potente, potentissimo, figlio del miglior cinema contemporaneo, che mischia le derive digitali di questo storytelling visivo in un calderone di esoterismo, luci al neon, sonorità elettroniche e rimandi alla Nuova Hollywood. Quello di Abbruzzese non è un debutto per tutti e sicuramente una volta al cinema (esce il 9 marzo) dividerà il pubblico e animerà un dibattito. C’è chi lo odierà e chi lo amerà, nessuna via di mezzo, e sempre e comunque per gli stessi motivi: la sua complessità, le sue risoluzioni criptiche, il suo stile derivativo e particolarissimo. Ma andiamo con ordine: Franz Rogowski è il militare bielorusso Aleksei, un moderno Walter Kurtz in questa versione elettronica di Apocalypse Now.