Il ritratto del Duca

Il ritratto del Duca 1

Titolo originale: The Duke

Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2020, il film con un fare spigliato ma sempre elegante, costruisce attorno a due mattatori assoluti, Jim Broadbent e Helen Mirren, una messa in scena e una narrazione deliziose, capaci di strappare decine di sorrisi. Kempton Bunton (Jim Broadbent) è un tassista sessantenne dal carisma travolgente, con lo scopo di cambiare il mondo attraverso le sue campagne sociali e civili. Uno dei suoi obiettivi è che il canone televisivo diventi gratuito per gli anziani e i reduci di guerra. Quando l’attenzione dei media si catalizza sul ritratto di un duca conservato alla National Gallery, battuto all’asta per 140.000 di sterline, Kempton decide di rubare il dipinto e inviare una particolare richiesta di riscatto: avrebbe restituito il quadro a patto che il governo si fosse impegnato a sostenere gli anziani. Spalleggiato dall’aitante figlio Jackie (Fionn Whitehead), l’uomo nasconderà il dipinto nella sua dimora dove regna la severa ma dolce moglie Dorothy (Helen Mirren). «Un sognatore convinto di essere un idealista». È così che viene descritto da uno dei comprimari l’esuberante Kempton Bunton. Un uomo gentile, che si mette totalmente a disposizione di cause ben più grandi di lui perché è convinto che ogni individuo sia un mattone di una costruzione stratificata che è la società. Ognuno deve dare il proprio contributo al benessere del sistema. Per questo Kempton non può tacere di fronte alle ingiustizie di uno Stato sordo alle necessità dei suoi cittadini, ed è disposto a rischiare il carcere per manifestare i suoi ideali. Si spinge fino a compiere un furto, un reato in piena regola, un gesto dal dichiarato valore simbolico. La forza del suo personaggio sta nella sua fallacia, nella sua spiccata propensione a ficcarsi in ogni guaio che è resa in maniera insuperabile da Jim Broadbent, un fuoriclasse dalla comicità sobria e dal portamento cartoonesco. Il suo Kempton è un Robin Hood canuto con l’ardore di un pimpante Don Chisciotte. A tenere testa a Broadbent troviamo una regina indiscussa, Helen Mirren che bilancia l’esplosività verbale e fisica del protagonista con un’interpretazione tutta giocata sulla sottrazione. Il suo personaggio cresce di importanza con lo sviluppo della narrazione ed è profondamente legato a un trauma che ha colpito i  Bunton, la morte della loro figlia. Se Kempton, drammaturgo autodidatta, sfoga il suo dolore nelle opere teatrali che scrive (pur consapevole che nessuno le leggerà mai) e nelle sue campagne, Dorothy non riesce ad elaborare il lutto ed è irrigidita dalla sofferenza. Il ritratto del Duca dosa con delicatezza il dramma e la commedia, la satira sociale e l’approfondimento intimo dei suoi personaggi. Alla fine della pellicola l’unico desiderio che resta è quello di prendere una tazza di tè con l’amabile Dorothy e il logorroico e testardo Kempton. Il divertimento sarebbe assicurato.