La moglie dell'aviatore

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Titolo originale: La femme de l'aviateur

François è un ragazzo di vent'anni che studia legge e di notte lavora in un ufficio postale di Parigi. Una mattina, mentre si sta recando dalla fidanzata Anne, il giovane la vede uscire di casa insieme a Christian, un pilota che in passato era stato l'amante della donna. Sospettando che Anne lo tradisca, François cerca di parlare con la sua fidanzata, ma inutilmente; più tardi, però, rivede Christian e comincia a pedinarlo... La moglie dell'aviatore è il film che apre il secondo ciclo nella produzione del regista Eric Rohmer, quello della serie intitolata Commedie e proverbi. Prodotto a basso costo, con un cast di attori poco noti, e girato in 16 mm, La moglie dell'aviatore recupera alcuni elementi del cortometraggio La fornaia di Monceau (1962), che a sua volta era il primo capitolo del ciclo dei Racconti morali; anche in questo caso il protagonista maschile è uno studente di legge, François (Phillippe Marlaud), un ragazzo ingenuo e un po' impacciato alle prese con una catena di equivoci sentimentali. A costituire lo spunto narrativo della pellicola è il proverbio "Non si può pensare a niente", che rovescia il titolo di una commedia di Alfred de Musset (Non si può pensare a tutto).