Lirica ucraina

testimoni

Francesca Mannocchi giunge a Bucha, in Ucraina, due giorni dopo la liberazione dalle truppe russe che l'avevano occupata per 33 giorni. Documenta, senza risparmiare nulla alla vista, l'eccidio compiuto ai danni della cittadinanza. Avvicina le persone conquistandone la fiducia perché le lascia parlare di ciò che hanno vissuto e che ancora stanno vivendo senza interrompere i loro racconti. Ne esce un film carico di dolente compassione nei confronti di un'umanità provata ma non sottomessa. Mannocchi è, senza ombra di dubbio, una delle corrispondenti di guerra più esperte e preparate e capace di provare empatia con la popolazione pur conservando lucidità di sguardo e di lettura delle situazioni.