Dau. Natasha

DAU. Natasha 01

Titolo originale: Id.

URSS anni '50. Natasha e Olga lavorano nella mensa di un Istituto di ricerca segreto. La mensa è il luogo da cui tutti finiscono per passare, compresi gli scienziati. Con uno di essi, il francese Luc Bigé, la donna ha un rapporto sessuale in un momento in cui è decisamente ubriaco. I servizi segreti lo verranno a sapere e Natasha verrà umiliata e forzata a divenire una spia. DAU: si tratta delle ultime tre lettere del cognome del fisico sovietico Lev Landau, premio Nobel nel 1962. Ilya Khrzhanovskiy parte dall’idea di un biopic sullo scienziato, ma poi comincia a coltivare ben altra ambizione, il sogno di un’esperienza immersiva, totale (e totalitaria). Nel 2009 viene costruito in Ucraina un enorme set studio, dove, per tre anni, centinaia di persone, attori non professionisti, tecnici, maestranze, studiosi, hanno scelto di abitare stabilmente. Un confino volontario, insomma, in cui queste persone si sono mosse, hanno costruito le loro relazioni di amore e odio, dormito e lavorato. Adeguandosi agli usi e costumi dell’ambientazione storica: dal 1930 al 1968, all’apice del regime sovietico e dei suoi metodi di controllo. Insomma, come in un gigantesco Truman Show, queste persone hanno condotto la loro vita “normale” e interpretato un ruolo.