Otto e mezzo
Guido, un regista in crisi di ispirazione diviso tra la moglie borghese e l'amante sensuale e positiva, riassume la propria esistenza nella cornice irreale di una stazione termale: la casa romagnola dell'infanzia, l'innocente scoperta della femminilità, la repressione nel collegio cattolico; e ancora incubi, sogni di megalomania, di purezza, di fuga.