Antigone

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Nel 1971, la versione di “Antigone” di Liliana Cavani, “I cannibali”, portava la tragedia greca nell'Italia minacciata dalla strategia della tensione. Oggi, in era di immigrazioni, stati di polizia e comunicazione di massa, con meno visione politica ma altrettanto ardore militante, Deraspe fa di Antigone un'algerina emigrata in Canada che dopo l'uccisione di un fratello da parte di agenti e l'arresto dell'altro, si sostituisce a quest'ultimo e va in carcere al posto suo. È l'inizio di una ribellione, forse una rivoluzione, che abbatte le barriere di classe, di genere, di nazionalità, anche di senso. La potenza del film, grazie soprattutto alla straordinaria protagonista Nahéma Ricci, è innegabile.

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