Don't Look Up

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Il film è “basato su fatti realmente possibili”. Quali? Questi: una dottoranda in astronomia (Jennifer Lawrence) e il suo professore (Leonardo DiCaprio) scoprono una cometa che nel giro di sei mesi è destinata a distruggere la Terra. Punto. Il messaggio è preciso, indiscutibile, irreversibile. Eppure l’allarme lanciato dai due si perde, sminuito dal discorso politico, strumentalizzato dal pool della presidentessa degli States (Meryl Streep) impegnato ad affrontare uno scandalo sessuale, messo in coda, dopo il gossip, nelle news, ridotto a ciarla leggera da talk show stupidini. Il punto dell’ultimo film di McKay è chiaro: come può sopravvivere il vero nell’epoca delle fake news e dell’opinionismo? Come può, questo mondo ridotto a linguaggio e superficie, confrontarsi con l’ emergere terribile e irriducibile del reale? Come può comunicare la catastrofe climatica un sistema mediatico a misura di consumatore? Il film non è la parodia del genere catastrofico: è solo il catastrofico che ci meritiamo. McKay fa un cinema di denuncia alla Lumet, impegnato, didattico: è il presente che racconta ad essere scemo, la Storia farsa, l’essere umano tragicamente comico, la satira un documentario. Per certi versi, questo film ricorda il capolavoro di Kubrick “Il dottor Stranamore”.

Link IMDB

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