In viaggio verso Canterbury per onorare la tomba di Thomas Beckett, Geoffrey Chaucer e gli altri pellegrini raccontano storie e aneddoti per ingannare il tempo: i mariti si lamentano delle mogli, i padri dei figli, gli ecclesiastici si insultano a vicenda e le suore vengono allegramente prese in giro. Battute satiriche su politica e religione, molto sesso e l’omaggio a Chaplin. Questo è cinema politico, non quello romanzato per rendere appetibile la mercanzia. Contro il cinema delle mezze verità, consolatorio, che non suscita polemiche e serve a tacitare la cattiva coscienza della borghesia, ecco un film che fa una dichiarazione d’amore alla vita, un amore diventato più micidiale della cocaina. Se aggiungi la tristezza poetica di Chaucer, un piede nel Medioevo e uno nella borghesia, hai dinamite pura.
(Italia | Francia 1972) di Pier Paolo Pasolini - 111'
