La Crociata

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Titolo originale: La Croisade

Abel e Marianne, bobo parigini, scoprono che il figlio ha venduto di nascosto i loro oggetti più preziosi. Una collezione di orologi vintage, un abito di Dior, dei libri antichi, anelli, cappotti, gemelli sono serviti a finanziare il domani del mondo. Joseph, tredici anni e un’anima militante, ha deciso di salvare il pianeta. Genitori moderni e comprensivi, Abel e Marianne si dispongono al dialogo. Abel non andrà oltre la raccolta differenziata, Marianne seguirà il sogno del figlio fino in Africa. Il film è una piccola boccata di ossigeno che celebra il pianeta e il cinema dell’infanzia, che guarda molto alle opere di Truffaut. Garrel, qui nei panni di regista e attore, usa i toni della commedia per parlare di qualcosa di molto importante. E che riguarda tutti: la salvaguardia del nostro pianeta e degli strumenti che abbiamo per sopravvivere. Commedia breve e brillante, il film nasce da un’idea di Jean-Claude Carrière, che firma la sua ultima sceneggiatura e narra, prima della rivoluzione di Greta Thunberg, una storia di bambini appassionati di ecologia. In un appartamento haussmaniano e dentro un film 100% bio, i figli fanno il processo ai genitori e gli presentano il conto. Salato. Tormentati dagli ormoni e disgustati dall’inerzia dei grandi, vogliono cambiare il mondo concretamente e organizzare un’azione in Africa. Una fantasia utopica, ludica e sentimentale.

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