Strange Way of Life
Un cortometraggio che racconta del rapporto di amore e odio tra due uomini. Quando il figlio di uno dei due uccide la cognata di quest’ultimo, lo sceriffo deve mettere da parte i suoi sentimenti per farsi giustizia da solo.
Un cortometraggio che racconta del rapporto di amore e odio tra due uomini. Quando il figlio di uno dei due uccide la cognata di quest’ultimo, lo sceriffo deve mettere da parte i suoi sentimenti per farsi giustizia da solo.
Tomas è un regista di successo sposato con un uomo, Martin. Incontra Agathe, giovane insegnante, e prova per lei un’attrazione irrefrenabile. Inizia un andirivieni sentimentale che finirà per far soffrire tutti quanti, in una continua lotta di desiderio tra tre persone dove la felicità è appena fuori portata.
Il 73enne Alvin Straight intraprende da solo il lungo viaggio da Laurens, Iowa, a Mt. Zion, Wisconsin, per andare a trovare il fratello Lyle, con cui ha litigato anni prima e che è reduce da un infarto.
Alain Parroni alla sua opera prima si dimostra già uno straordinario mitografo, capace, allo stesso tempo, di articolare il malessere esistenziale di un generazione condannata a vivere la vita come un sterminata domenica e la delusione e l’angoscia di un luogo, quella sterminata periferia per sempre ferita
Nell’ottobre del 2019 qualcosa di enorme accade ancora in Cile, dopo tanti anni. Un movimento di massa nuovo, apartitico e senza leader di sorta, porta in piazza un milione e mezzo di persone. Giovani ma non solo.
Cile 1973: l’11 settembre inizia il golpe militare con il bombardamento del Palazzo della Moncada, al cui interno muore il presidente Salvador Allende, primo capo di stato socialista giunto al potere senza ricorrere alle armi.
La voce suadente di Eva Padoan legge le parole di Fuani Marino che, come William Holden in Viale del tramonto, racconta di quando morì. Era il 26 luglio 2012. Il film e il libro omonimo si contendono la scena, così come immagini e parole, e Patierno sa come rispondere al dramma scritto con la forma del documentario poetico.
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La City Lights Bookstore sulla Columbus Avenue di San Francisco è il luogo simbolo della Beat Generation. Il regista va a cercare il suo fondatore Lawrence Ferlinghetti, poeta, pittore, editore che nel 1956 pubblicò Urlo di Allen Ginsberg (gli costò il carcere per oscenità), nella piccola leggendaria libreria quando è già centenario, ma con occhi azzurri lucenti e la memoria a mille.
INGRESSO LIBERO
Bella e sperduta, l’Italia filmata in lungo e in largo da Eronico. Una “landscape suite in 4K”, per dirla con l’autore, che scorre nel flusso del paesaggio ambientale e sociale del nostro paese evocato dalle immagini di Sara Purgatorio e commentato dalla partitura musicale di Vittorio Cosma.
INGRESSO LIBERO
Nel 2009 l’americano Glenn Kurtz trova il 16mm. delle vacanze in Europa nel 1938 dell’agiato nonno. Tre minuti sono girati in una piazza, tra bambini festosi, la sinagoga e un negozio sullo sfondo, i tigli, bimbi ridenti e bimbe vanitose. 150 persone non identificate, in un luogo sconosciuto.
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Sfrattato perché la pesantezza della sua biblioteca metteva in pericolo la stabilità del palazzo ma amato nel mondo per la leggerezza dei suoi saggi e dei densi romanzi, Umberto Eco ci accompagna nel labirinto inestricabile dei suoi volumi tra stanze, corridoi, saloni segreti, che custodivano i testi e le immagini più curiose, cabalistiche e folli.
INGRESSO LIBERO
Un salto nell’Italia di 80 anni fa, tra la guerra, il fascismo e gli albori del neorealismo, raccontata con un montaggio di immagini d’archivio a partire dall’iniziativa intrapresa nel 1941 da una casa cosmetica
Freddie ha 25 anni, da molto piccola è stata adottata da una coppia francese che l’ha cresciuta amorevolmente, ma per qualche recondito motivo le sue origini coreane rimangono per lei un nodo irrisolto. In maniera piuttosto fortuita è costretta a trasferire il suo viaggio da Tokyo a Seoul, luogo in cui non riuscirà a ignorare il richiamo delle sue radici e finirà per mettersi alla ricerca della sua famiglia biologica.
Nella suite di un albergo di lusso si incontrano un uomo sulla trentina e una giovane avvocata chiamata per delle verifiche burocratiche sulle abitudini di vita del suo cliente. L’uomo è Hal Porterfield, erede di una catena di alberghi e prossimo amministratore delegato di un impero milionario.
Un viaggio in bicicletta, tandem e handbike attraverso l’Emilia-Romagna realizzato da nove persone, tra cui alcune con disabilità motoria e non, per raccontare la bellezza dell’offrire a chiunque, a prescindere dalle proprie possibilità, il diritto di essere felici attraverso lo sport, la natura e la compagnia.
Quando l’abitante di un villaggio viene ferito da un’auto a una festa, il vigile del fuoco Brona è subito convinto che si tratti di un attacco perpetrato da un “arabo”. Il suo collega Standa vede le cose in modo diverso.
Il panorama delle vicende umane incontra l’uomo con la macchina da presa. Il suo campo di gioco non ha confini, la sua curiosità non ha misura. Personaggi, situazioni e luoghi si accampano nel vissuto di un’umanità che è al contempo colei che vede e la cosa vista.
Dalva, quando viene prelevata dai Servizi sociali e portata contro la sua volontà in un centro per minori, ha 12 anni, vive da sola con il padre, che lei chiama Jacques, ha sempre studiato in casa senza avere contatti con i suoi coetanei, e si veste e si trucca come una donna adulta.
In un futuro prossimo uguale in tutto e per tutto al presente, il Giappone ha risolto la sproporzione fra l’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite inventando il programma governativo Plan 75: l’offerta dell’eutanasia gratuita e legale a chi ha superato i 75 anni e non ha più ragioni per restare in vita.
La figura epica e turbolenta di Jake LaMotta porta, sul proprio corpo martoriato, decenni di cinema sulla boxe, distillando alla perfezione la vena ostinata e disperata dei suoi protagonisti. “Il tema del film è la sopravvivenza”, dice Scorsese.