
Mosquito
Sognando di vivere grandi avventure e di difendere la propria patria, un giovane portoghese si arruola nell'esercito durante la Prima Guerra Mondiale e viene mandato al fronte in Mozambico, Africa.
Sognando di vivere grandi avventure e di difendere la propria patria, un giovane portoghese si arruola nell'esercito durante la Prima Guerra Mondiale e viene mandato al fronte in Mozambico, Africa.
Estate 1975. Una tredicenne diventa, senza che nessuno chieda il suo consenso, l'arminuta, cioè la ritornata. Fa cioè ritorno a una famiglia biologica di cui non sapeva nulla. Passa da un'agiata esistenza piccolo borghese a una vita nelle campagne abruzzesi in cui regnano la povertà e la mancanza di cultura.
Nel 1971, la versione di “Antigone” di Liliana Cavani, “I cannibali”, portava la tragedia greca nell'Italia minacciata dalla strategia della tensione. Oggi, in era di immigrazioni, stati di polizia e comunicazione di massa, con meno visione politica ma altrettanto ardore militante, Deraspe fa di Antigone un'algerina emigrata in Canada che dopo l'uccisione di un fratello da parte di agenti e l'arresto dell'altro, si sostituisce a quest'ultimo e va in carcere al posto suo.
Il grande regista Feredrick Wiseman ha dichiarato: “La mia ricerca sulle istituzioni sociali e sulle persone si basa soltanto sulla forza dell'osservazione”. Aiello con il suo film mette alla prova l'efficacia di questa “buona pratica” registica confrontandosi con una situazione incandescente
Un'artista fa amicizia con il ladro che ha rubato i suoi quadri. Diventa la sua più stretta alleata quando viene gravemente ferito in un incidente d'auto e ha bisogno di cure a tempo pieno, anche se i suoi dipinti non vengono ritrovati. Ma poi le cose cambiano.
Un piccolo film che sa affrontare grandi temi quali l'infanzia e il timore della perdita. La nonna di Nelly, che ha 8 anni, muore in una casa di riposo. Lei e i genitori raggiungono quella che era la sua abitazione per sistemarla per una probabile vendita.
Negli studi della Victorine, a Nizza, il regista Ferrand gira un film hollywoodiano: dal primo ciak fino all’ultimo giorno di riprese i problemi produttivi si mescolano con le storie private e le fragilità psicologiche dei vari membri della troupe.
Cocco e Stefano sono due amici improbabili legati da un unico obiettivo: arrivare a Samarcanda. Cocco ha 73 anni e un passato tormentato di carcerato per omicidio, è affetto dal morbo di Crohn ed è l’unico abitante di Pozzis, un paese abbandonato sulle montagne friulane. Da sempre sogna di partire verso est in sella alla sua Harley Davidson del 1939.
Il film ripercorre le orme tematiche dello stereotipo di genere, focalizzandosi sulla storia della donna araba Samia. Non sposata e in attesa di un figlio, la protagonista è assunta da Abla, donna e madre metodica.
Il concetto chiave del film non è “resilienza”, parola che il protagonista del film, il sindaco di Boston, ripete ad ogni discorso tra i tanti che gli sentiamo fare nel film, quanto “trauma”. La capitale del Massachussets per Wiseman è la città nata dal Boston Tea Party e squarciata recentemente dall’attentato della maratona del 2013 (due momenti esplicitamente ricordati nel film), abituata a sopravvivere a traumi interni, nazionali e anche dal fronte, e a farli diventare parte delle proprie strade e delle proprie mura.
In un futuro non lontano, in una città che è Taranto, branchi di bambini in clandestinità vivono braccati da una polizia speciale. Li guida con durezza Testacalda, un adulto piratesco, ma il pischello Mondocane ha il segno del comando. Piccolo miracolo italiano che vede insieme due produttori assai diversi, Matteo Rovere acclamato regista di film di genere e Gianluca Curti di Minerva.
Alexia adora le automobili, sin da quando, bambina, un incidente le ha donato una placca di titanio nella testa. Facendola rinascere, gonfia di rabbia e amore represso che la trasformeranno in un essere ibrido e nuovo. Perché la metamorfosi si completi, dovrà scoprire la forza potente che muove le cose del mondo: l’essere umani.
Jaakko è un cinefilo appassionato, con una gran collezione di dvd e blu-ray e le idee chiare su cosa sia il cinema: il John Carpenter degli anni ’80 è il suo ideale, mentre di Titanic ha ancora una copia incellophanata e mai visionata. Jaakko è un non vedente, a causa della stessa sclerosi multipla che lo costringe in sedia a rotelle.
Lui è Björn Andrésen, cioè Tadzio, “il ragazzo più bello del mondo” come lo definì Visconti: un angelo della morte che sulla spiaggia del Lido rimase bloccato nell’immagine eterna dei suoi 15 anni e che oggi è un reduce disperato della bellezza; un uomo alla deriva, accudito come un cucciolo dalla fidanzata più giovane, con il passato negli occhi e la confusione nella mente.
Guido, un regista in crisi di ispirazione diviso tra la moglie borghese e l'amante sensuale e positiva, riassume la propria esistenza nella cornice irreale di una stazione termale: la casa romagnola dell'infanzia, l'innocente scoperta della femminilità, la repressione nel collegio cattolico; e ancora incubi, sogni di megalomania, di purezza, di fuga.
Una ragazza organizza le missioni di un killer senza incontrarlo mai ma innamorandosi di lui. Un ragazzo muto si introduce nottetempo nei negozi, costringe i passanti a comprare merci o a farsi lavare i capelli e si innamora di una ragazza squinternata.
L'esperienza del laboratorio più creativo del teatro italiano, in un montaggio ragionato dei suoi archivi. L'impresa è temibile, ma il risultato è qualcosa di molto lontano da una sintesi apologetica e di più vicino a un asciutto florilegio di forme molto differenti
Si chiama sologamia, ovvero la scelta di sposarsi con se stessi. Per Rosa protagonista del nono lungo di finzione dell'attrice e regista madrilena Iciair Bollain, la sologamia è una scelta di vita precisa, un capitolo nuovo, una dichiarazione d'amore per se stessa, ma rivolta alle orecchie da mercante di amici e parenti.
Chen Po-ching e Chen Ching sono una coppia misofobica, hanno paura di sporcarsi o contaminarsi, sono affetti da un disturbo ossessivo compulsivo, sentono il bisogno di lavarsi le mani e pulire per eliminare i germi. Una commedia strampalata che usa una modalità spassosa, eppure riesce a suonare note molto profonde.
Due gay hongkonghesi in Argentina si tradiscono, si lasciano, si ritrovano; uno sfuggente ragazzo di Taiwan li affascina entrambi. Cambiano i sessi, ma le trappole della passione sono sempre le solite