The Milky Way
Tra Val di Susa e Valle della Clarée, tra piste da sci e turismo, i migranti percorrono il loro viaggio dall'Africa al cuore dell'Europa, attraverso le strade di un paese che sembra aver perso la sua memoria.
Tra Val di Susa e Valle della Clarée, tra piste da sci e turismo, i migranti percorrono il loro viaggio dall'Africa al cuore dell'Europa, attraverso le strade di un paese che sembra aver perso la sua memoria.
Ali, Mamad, Reda e Abolfazl: piccole canaglie a Teheran. Rubano stemmi dalle auto di lusso, prestano diligentemente servizio per la mala locale, s'industriano a campare nei bassifondi della città. Quando fanno ritorno sui banchi di scuola da lungo tempo disertati, ad attirarli non è la prospettiva della licenza ma quella di un tesoro sepolto in un tunnel sotto l'edificio.
Il film tratta il bullismo nel sistema scolastico cinese visto attraverso l'epopea romantica e spaventosa di una adolescente. Per salvarsi la giovane ricorre alla protezione di un teppistello. Asfissiante ritratto di un sistema sociale in cui il bullismo è soltanto il prodotto più basilare della pressione e della competitività a cui gli adolescenti sono soggetti.
Nel 1972 le major non vollero finanziare il progetto di Jodorowsky tratto dal bestseller di Frank Herbert, come ribadisce il manipolo di freaks interpellato da Pavich e guidato dal lucidissimo ottuagenario Jodorowsky.
Nel cuore dell'Emilia, presunta isola felice di integrazione e solidarietà, gli immigrati sono sempre “loro” e il neofascismo fiorisce indisturbato. Bastano uno sciopero degli operai e una giornalista allo sbando (Elisabetta Cavallotti) che s'inventa “fake news” tra l'incosciente e il razzista per il web credulone.
Alexis affonda tra i flutti di un'estate (irre)quieta, David lo salva dal naufragio come un dio greco. Alexis ha sedici anni e una passione per i riti funerari, David pochi di più e un dinamismo che non conosce freni. Cresciuto senza slanci in una famiglia proletaria, Alexis è attirato da David, orfano di padre e figlio di una madre divorante e impudica.
Il film è un libero adattamento dell'originale pièce teatrale di Jean Cocteau, su cui Almodóvar ha sognato per decenni. Racconta la storia di una donna disperata (Tilda Swinton), che aspetta la telefonata dell'amato che l'ha appena abbandonata.
Dopo essere andato a nord, nel deserto di Atacama, per Nostalgia della luce, ed essere stato a sud, in Patagonia, per La memoria dell'acqua, Guzmán chiude con questo film la trilogia sul territorio fisico cileno indagato come testo emotivo, memoir di un periodo storico – la dittatura di Pinochet – che ha riscritto una cultura antica di ventimila anni e ferito il paese in ogni centimetro della sua superficie.
Daniel è un ventenne che vive una trasformazione spirituale mentre sconta la sua pena in un centro di detenzione: vorrebbe farsi prete ma questa possibilità gli è preclusa per la sua fedina penale.
Un capolavoro. Un cult. Un’indimenticabile avventura metropolitana scandita dalle note di California Dreamin’. Wong racconta la solitudine, la precarietà dei sentimenti e la perdita con una leggerezza malinconica che fa pensare alla Nouvelle Vague e mette in scena l'affollamento percettivo e la casualità della metropoli con uno stile fiammeggiante.
Jim Arnaud è un poliziotto texano alla deriva. Dopo la morte della madre, e un'orazione funebre che moltiplica le gaffe e inciampa sulle parole di Bruce Springsteen, prova a condurre una vita personale e professionale esemplare.
Sulla falsariga delle precedenti opere del regista, già Leone d'Oro a Venezia nel 2014 con Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza, anche questo film è una sovrapposizione poetica di quadri che catturano momenti di vita.
Nel quartiere popolare hongkonghese di Mongkok, il piccolo gangster Ah Wah (Andy Lau) è impegnato soprattutto a tenere fuori dai guai l'amico pazzo Fly (Jacky Cheung): finché non arriva la timida cugina (Maggie Cheung) che gli fa venire la tentazione di mollare tutto.
Una favola nera a metà tra cronaca e fantascienza. La bambina ha smesso di parlare. Si chiama Nancy, o forse Fortuna. Vive con la madre in un casermone della periferia del napoletano che è un non-luogo metafisico alienato e alienante, pieno di corridoi lungo i quali ci si perde, e dei quali non si vede la fine.
In un camper parcheggiato nella Foresta Nera vive una strana coppia: un ragazzo, Richi, e una bambina chiamata “Sputo”. A Roma, l’agente della Polizia Postale Milia Demez (Cosmina Stratan, Palma d’oro a Cannes per Oltre le colline) indaga su una rete di pedofili.
As Tears Go By fa una promessa, promette che Wong Kar Wai “diventerà” Wong Kar Wai, e Days of Being Wild la mantiene. Opera seconda e (appunto) già perfettamente a fuoco, anche questa inedita in Italia, Days of Being Wild è un’intensa riflessione sul Tempo e sull’Amore.
1429. Infuria la Guerra dei Cento Anni. Giovanna, investita di una missione bellica e spirituale, libera la città d’Orléans e rimette il Delfino sul trono di Francia.
INGRESSO GRATUITO
Un villaggio sardo, all'inizio del XX secolo. "La Lupa" racconta la storia di una donna che viene così chiamata a causa delle relazioni che intrattiene con gli uomini del villaggio.
Per il suo debutto alla regia la giovane australiana Shannon Murphy ha scelto un genere molto frequentato da Hollywood, la cosiddetta "sick lit" per "young adult", che racconta storie d'amore fra giovani almeno uno dei quali soffre di una grave malattia.
Nel 1989, a poche settimane dalla caduta del Muro di Berlino, tre ragazzi di ventiquattro anni, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di vacanza nell'Europa dell’est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico.