Il servo

Tony Mountset, esangue rampollo di una nobile famiglia inglese, assume il cameriere Hugo Barrett che, capita la situazione, si porta in casa l’amante per farle sedurre il padrone: Tony diventerà succube della coppia. Ispirandosi al romanzo di Robin Maugham, sceneggiato da Harold Pinter, Losey trova un equilibrio miracoloso tra lettera e metafora, e gira un saggio sui rapporti di classe con la logica di un thriller: anche se il servo prende il posto del padrone, resta però incatenato a un ordine morente e fatto oggetto di una comune condanna in nome di un’etica severa ed estranea al mondo. L’atmosfera di sfascio e decadenza è resa con uno stile barocco ma mai fine a se stesso, e lo sviluppo dei rapporti tra i personaggi segue logiche imprevedibili ma spietate. Un discreto shock all’epoca. Indimenticabile il ghigno luciferino di Bogarde.