Titolo originale: Verdens verste menneske
Julie scappa da tutte le situazioni in cui si trova: dai corsi universitari cambiati uno dopo l’altro; dalle feste in cui non si diverte; dalle relazioni che la fanno sentire ingabbiata. Scappa da un luogo o da un rapporto, per entrare immediatamente in un altro; un’altra festa, un’altra storia. Julie è una viandante, corre e cammina, passa il tempo su internet, scatta e guarda fotografie, scrive articoli, è femminista, parla apertamente di sesso, è bella, intelligente e senza talento. È protagonista e insieme spettatrice della sua vita, libera di muoversi nella città, una Oslo bellissima e indistinta, e addirittura di fermare il tempo, eppure prigioniera di un’inadeguatezza senza nome. Trier regola i conti con la controparte femminile, mai così innamorato delle donne da riconoscerne la sostanziale superiorità nello stare al mondo. Premio per la Migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes.