Mamma Roma

mamma roma

Quando il suo protettore si sposa, la prostituta Mamma Roma decide di rifarsi una vita assieme al figlio Ettore. Ma il protettore torna alla carica, mentre Ettore, messosi a rubare, muore in carcere. Il tema dell’incoscienza, o della diversa coscienza, proletaria è il centro del secondo film di Pasolini dove il regista nobilita i suoi personaggi con richiami alla pittura rinascimentale (il “Cristo morto” del Mantegna), e tocca vertici di pathos senza versare una lacrima. Mamma Roma rappresenta la femminilità dolente ma indistruttibile, mentre Ettore, scettico e prematuramente deluso dalla vita, è fratello ideale di Accattone, senza esserne una scialba replica.

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