Titolo originale: L'amore Molesto
Disegnatrice di fumetti, single, Delia torna a Napoli per i funerali della madre, trovata annegata. Indagando sui suoi ultimi giorni, Delia scava nel proprio passato e riscopre una sensualità rimossa, finendo per identificarsi con la defunta che, malgrado l’età, sapeva godersi la vita. Seguendo da vicino, tranne che nel finale, il romanzo di Elena Ferrante, Martone gira un thriller psicologico che è anche un melodramma, il ritratto di una donna (parente della Marnie di Hitchcock e di tante eroine di Fassbinder o di Tanner) che è anche l’affresco di una città. Un film di suoni e sensi, dove le pulsioni sotterranee si incarnano in oggetti-simbolo (il vestito rosso di Delia) e la morte è l’espressione ultima di una carnalità debordante.