Padroni di Casa

Padroni di Casa

Titolo originale: Padroni di Casa

Cosimo ed Elia sono due fratelli titolari di una piccola impresa edile. Giungono in un paesino dell’Appennino tosco-emiliano per dei lavori sulla terrazza della villa di Fausto Mieli. Costui è stato un cantante molto popolare che ha lasciato da più di dieci anni le scene a causa di una grave malattia che ha colpito la moglie Moira. Ora però Mieli sta per fare la sue rentree con un concerto che si terrà in prossimità del paese. Cosimo ed Elia attirano simpatie e ostilità. Anche perché Elia ha visto qualcosa che non doveva vedere. Gabbriellini torna dietro la macchina da presa con una maturità indubbiamente superiore rispetto al suo film d’esordio, “BB e il cormorano” del 2003. La sceneggiatura è efficace nel mostrare fin dall’inizio il lato oscuro della tanto celebrata vita lontano dagli spazi urbani e ruota poi attorno al duplice perno delle due coppie Cosimo/Elia e Fausto/Moira. Se quella dei due fratelli romani dai caratteri molto diversi regge molto bene alla prova, grazie anche all’ottima interpretazione di Valerio Mastandrea e Elio Germano, bisogna anche elogiare Gianni Morandi e Valeria Bruni Tedeschi che riescono a reggere una tensione altissima nel loro rapporto (Moira è condannata su una sedia a rotelle e Fausto è costretto a stare sempre con lei). Il finale è pirotecnico e sanguinario, da noir di Tarantino.

Edoardo Gabbriellini PADRONI DI CASA. Cosimo ed Elia sono
due fratelli titolari di una piccola impresa edile. Giungono in un paesino dell’Appennino tosco-
emiliano per dei lavori sulla terrazza della villa di Fausto Mieli. Costui è stato un cantante molto
popolare che ha lasciato da più di dieci anni le scene a causa di una grave malattia che ha colpito la
moglie Moira. Ora però Mieli sta per fare la sue rentree con un concerto che si terrà in prossimità
del paese. Cosimo ed Elia attirano simpatie e ostilità. Anche perché Elia ha visto qualcosa che non
doveva vedere. Gabbriellini torna dietro la macchina da presa con una maturità indubbiamente
superiore rispetto al suo film d’esordio, “BB e il cormorano” del 2003. La sceneggiatura è efficace
nel mostrare fin dall’inizio il lato oscuro della tanto celebrata vita lontano dagli spazi urbani e
ruota poi attorno al duplice perno delle due coppie Cosimo/Elia e Fausto/Moira. Se quella dei
due fratelli romani dai caratteri molto diversi regge molto bene alla prova, grazie anche all’ottima
interpretazione di Valerio Mastandrea e Elio Germano, bisogna anche elogiare Gianni Morandi e
Valeria Bruni Tedeschi che riescono a reggere una tensione altissima nel loro rapporto (Moira è
condannata su una sedia a rotelle e Fausto è costretto a stare sempre con lei). Il finale è pirotecnico
e sanguinario, da noir di TarantinoEsce sabato 20 e domenica 21 ottobre alla sala Truffaut, nell’ambito di “Spazio aperto – Inediti e
salatruffaut banner tessera 1220x310 03