Nella Roma imperiale, Encolpio e Ascilto vivono di espedienti passando di avventura in avventura, dalla cena del volgare Trimalcione ai salotti intellettuali, dal Minotauro all’Ermafrodito. Un rilettura di Petronio Arbitro all’insegna della trasgressione , una esaltazione dell’estro figurativo del regista che ricrea una Roma antica sospesa tra Eros e Thanatos.
In occasione degli eventi di “Mutina Splendidissima” e della mostra al Foro Boario di Modena