La Diseducazione di Cameron Post

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Titolo originale: The Miseducation of Cameron Post

Cameron Post è una studentessa di liceo con un grande segreto: la cotta per l'amica Coley, della quale nessuno deve venire a conoscenza, poiché da quando i genitori della ragazza sono morti lei è cresciuta con la zia Ruth, assidua lettrice della Bibbia convinta che l'omosessualità sia una malattia. Quando dunque Cameron viene scoperta a fare sesso con Coley durante il ballo di fine anno, zia Ruth la spedisce dritta dritta al God's Premise, un centro religioso di “diseducazione” all'omosessualità. Gli ospiti del centro, tutti adolescenti attratti da persone del loro stesso sesso, vengono “riprogrammati” partendo dal presupposto che essere gay sia peccato e che l'età adulta sia la stagione in cui ci si deve disfare di tutto quanto di trasgressivo si è commesso durante l'adolescenza. Il film è basato sul bestseller omonimo di Emily Danforth, che ha rivelato l'esistenza di queste realtà “educative” gestite da fondamentalisti religiosi tollerate dalle autorità statunitensi, anche se al loro interno i diritti umani diventano “privilegi” da conquistarsi al prezzo della negazione della propria identità. La regista americana di origine iraniana si ispira a film come Qualcuno volò sul nido del cuculo e a storie di reclusione, ma evita toni da tragedia, perché la storia, nonostante il contesto drammatico, è condita di ironia: quella che Cameron e due suoi amici all'interno del campo religioso riescono a mantenere di fronte alle difficoltà. Chloe Grace Moretz dà alla protagonista mille sfumature interpretative, facendoci immedesimare nel suo smarrimento identitario. Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival.

Link IMDB

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