Holy Spider

Zar Amir Ebrahimi 3

Siamo a Mashhad, seconda città più grande dell’Iran e importante sito religioso. Nel 2000, un serial killer locale inizia a prendere di mira le prostitute per strada, strangolandone 16, dopo averle attirate una ad una a casa sua. La stampa lo chiama “il ragno”, e tra i giornalisti che coprono il caso c’è Rahimi, una donna che viene da Teheran e si mette sulle tracce dell’assassino, che si rivelerà essere un odiatore delle donne indegne che vendono il proprio corpo. Un esemplare affascinante di film sui serial killer, che grazie al cinema ibrido dell’autore di sensibilità europea Ali Abbasi mescola spunti narrativi familiari al grande pubblico del cinema di genere con una proficua esplorazione della misoginia profondamente radicata nella società iraniana. Il risultato è un’opera lucida e metodica che va oltre la somma dei suoi ingredienti, dando una radiografia complessa.

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