Kurdbûn – essere curdo

KURDBUN OFFICINE UBU 9

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Il diario visivo di un massacro si apre con le immagini in bianco e nero di un paesaggio umano estatico nel dolore, e poi si accende di colori sui volti dei cadaveri distesi tra le macerie di Cizre. Un assedio di 80 giorni che i due testimoni, un operatore e una giornalista, intrappolati nella cittadina a sud-est della Turchia, vivono a fianco di donne, uomini e bambini colpiti dai cecchini turchi. Per rifugio un seminterrato colpito dalle bombe, che evoca l’acciaieria di Mariupol. Strappato il velo dei tg di guerra, la pozza di sangue si allarga sul selciato, in contrasto con la voce off poetico-evocativa, intercalata da testi di Brecht, Adorno, Gramsci e Ocalan. Disegni a carboncino evocano la storia di un popolo perseguitato e un Erdogan intollerante al “confederalismo democratico” di Cizre.

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