Alexandre (Jean-Pierre Léaud), deluso per essere stato piantato da Gilberte, si fa mantenere dalla più matura Marie. Ma intanto Veronika, una placida infermiera che ha abbordato per strada, si introduce pian piano nella sua vita, facendogli venire voglia, forse, di maggiore autenticità e responsabilità. Il film più noto di Eustache (morto suicida nel 19819 è stato letto come una parabola sui postumi del ’68, dove la politica non è più un ideale e il sesso, da forza rivoluzionaria, è rientrato nei ranghi dei giochi di potere della coppia borghese. Ma Eustache vuole superare anche la Nouvelle Vague: il film parte come una commedia brillante, fitta di equivoci e fitti dialoghi paradossali, e diventa man mano un dramma da camera, un cinema di corpi che denudano le proprie anime con una franchezza insolita all’epoca.
(Francia 1973) di Jean Eustache - 210'
