Titolo originale: El ángel exterminador
Un gruppo di ricchi borghesi messicani, per un misterioso fenomeno, rimane bloccato nel salone in cui era stato invitato a cena e da cui non riuscirà a uscire per diversi giorni. In una tale claustrofobica e assurda situazione si manifestano ed esplodono le meschinità di ognuno e i diversi caratteri degradano, scoprendo piccinerie e squallori. Uno dei capolavori di Buñuel, dove meglio tornano a galla le radici surrealiste degli esordi: la ricchezza fantastica delle sue invenzioni narrative (il campionario di atti mancati che caratterizzano questa cupa borghesia messicana, tanto indeterminata sociologicamente da diventare metafora di qualcosa di più vasto ed eterno) confermano la sua idea di cinema come mezzo di aggressione e analisi della verità segreta di una classe e delle sue morali.