Ai margini d’Italia c’è Grosseto. E tutto un cinema toscano decentrato che da sempre gioca con l’idea delle “Fughe da fermo” e dei rimpianti strozzati in gola come un “Ovosodo”. Edoardo, Iacopo e Michele sono post-nipotini dei vitelloni e dei leoni al sole del cinema che fu, senza neppure più la consolazione dei piaceri della provincia. Anzi, detestano quel piccolo mondo “a misura d’uomo”, fatto di bonomia gentile e di silente follia. Precari in tutto, gli sono due volte estranei, perché aspiranti musicisti punk che resistono disperatamente a ogni irreggimentazione, sia familiare sia lavorativa, opponendovi la rabbia della loro musica urlata. I tre s’incaponiscono a portare a suonare a Grosseto una band punk americana lungo una via crucis tragicomica. Falsetti, all’esordio, con produttori i Manetti Bros, racconta con mano felice, belle intuizioni visive e tanta energia qualcosa che conosce bene: un paesaggio in culo al mondo con figure immerse in uno spleen che non risparmia nessuno.
A seguire incontro con il regista e Francesco turbanti, co-autore e protagonista
(Italia 2022) di Niccolò Falsetti - 91'
