Titolo originale: Rien à perdre
Sylvie è una madre single con due figli da accudire. Un giorno mentre la madre è al lavoro cercando di mantenere la famiglia, il più piccolo si fa male e finisce in ospedale. I servizi sociali lo allontanano da casa per mandarlo in un istituto, e a Sylvie non resta che intraprendere una battaglia nel tentativo di riavere a casa suo figlio. Il contenzioso è tra una madre coraggio che però commette vari errori e una macchina istituzionale e burocratica apparentemente indifferente, ma che comunque ha a cuore la tutela dei minori. Il dilemma diventa: conta più il legame affettivo materno o la necessità di proteggere i più giovani? Il film, che racconta una realtà difficile con immediatezza e urgenza, dà voce e corpo alle ragioni di tutti, tanto alla madre, le cui distrazioni non tolgono valore al suo impegno e devozione verso i figli tanto all’assistenza sociale che individua nel suo sbandamento un pericolo per i ragazzi. Sylvie entra in un labirinto di cui non conosce l’uscita, ma si intestardisce a trovare una soluzione rischiando di peggiorare la situazione.