Cortigiana di successo, Lili d’Alengy è sicura del suo valore sociale e tiene in pugno la fervente Parigi del 1900. All’improvviso riemerge la figlia che Lili si vergogna di avere, una bambina disabile, Tina. Lili scappa quindi a Roma dove c’è un istituto che si dice possa prendere in cura bambini con difficoltà. Lì incontra Maria Montessori. Jasmine Trinca dona volto e profonda dignità alla figura della Montessori nel film d’esordio della francese Todorov, che inquadra la celebre pedagogista all’inizio della carriera. È un’opera sul femminismo prima ancora che sull’istruzione e sul trattamento della neurodiversità, perché un mondo più aperto alle donne metterebbe l’esperienza femminile e la maternità al centro di tutto.