Durante la guerra in Corea, tre medici, fra un intervento e l’altro, combinano scherzi a superiori e sottoposti, e organizzano una partita di football americano, vinta grazie a iniezioni di tranquillanti praticate agli avversari. Prodotto in epoca di Vietnam e di contestazione, venne letto in chiave di demistificazione anarcoide del mito dell’eroico soldato americano. Oggi si fa apprezzare soprattutto per la sintassi liberissima e il ritmo stralunato, che anticipa quello dei capolavori del regista, e per le gag magistrali.