
L'età giovane
Ahmed ha 13 anni ed è entrato nella spirale dell'integralismo islamico di un imam che, tra le altre cose, gli ripete che la sua insegnante di lingua araba, anch'essa musulmana, è un'apostata, avendo un compagno ebreo.
Ahmed ha 13 anni ed è entrato nella spirale dell'integralismo islamico di un imam che, tra le altre cose, gli ripete che la sua insegnante di lingua araba, anch'essa musulmana, è un'apostata, avendo un compagno ebreo.
Ad Africo, un paesino arroccato nella valle dell'Aspromonte calabrese, alla fine degli anni '50, una donna muore di parto perché il dottore non riesce ad arrivare in tempo e perché non esiste una strada di collegamento.
Gli adattamenti letterari, per Mattotti, non sono una novità (è passato con disinvoltura dalle atmosfere vittoriane di Stevenson alla semplicità delle fiabe per l'infanzia), ma, rispetto ai precedenti lavori, qui la narrazione è lineare
Suleiman ritorna al cinema e regala ancora una volta un film che è una poetica e agrodolce riflessione sul suo paese.
Bong Joon-ho torna in patria, dopo l'esperienza di Snowpiercer e Okja, e firma un thriller dalla carica socio-politica potentissima, veicolata attraverso due grandi quartetti di attori e una maestria tecnica che mescola brividi, satira e pathos in una combinazione che lascia col fiato sospeso dall'inizio alla fine.