Il caso Braibanti
INGRESSO GRATUITO
Uno dei processi più assurdi e scandalosi del Dopoguerra italiano: sotto mentite spoglie di accusa di plagio (reato introdotto dal codice Rocco), a essere condotta al banco degli imputati fu l’omosessualità.
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Uno dei processi più assurdi e scandalosi del Dopoguerra italiano: sotto mentite spoglie di accusa di plagio (reato introdotto dal codice Rocco), a essere condotta al banco degli imputati fu l’omosessualità.
A Roberta Torre piace insinuarsi nelle zone interdette. Qui la regista indaga sul terreno intimo e inesprimibile di un gruppo di donne trans che si ritrovano 20 anni dopo la scomparsa di una di loro, l’amata, bellissima Antonia. All’inizio lo schermo si accende di colori pop su una vasca/piscina dove sgambettano Nicole, Sofia, Mina, Porpora.
Ai margini d’Italia c’è Grosseto. E tutto un cinema toscano decentrato che da sempre gioca con l’idea delle “Fughe da fermo” e dei rimpianti strozzati in gola come un “Ovosodo”.
La storia è quella di Mattia, un adolescente, insofferente alle regole. È uno di quelli che dalla classe vengono regolarmente sbattuti fuori, uno di quelli che certi adulti si limiterebbero a definire “come tutti gli altri”, uno di quelli che “è intelligente ma non si applica”.
Il cadavere di una ragazza in una vecchia vasca da bagno in mezzo alla campagna modenese. Un’altra ragazza, sua gemella, la osserva. La loro storia si riavvolge da qui.
Artista riconosciuto e premiato in tutto il mondo, Dani Karavan ha creato un centinaio di installazioni ambientali. Ma a 90 anni suonati (è scomparso dopo il termine delle riprese) non è ancora soddisfatto. Le sue strutture monumentali, di forte impatto sociale ed ideologico, si stanno deteriorando. Il clima politico nel suo Paese, Israele, che ha svoltato a destra, lo rende inquieto.
Assisi, 1211. Chiara ha 18 anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre.
Le ramificazioni del lavoro creativo di Wu Ming, il collettivo italiano di narratori militanti e d’avanguardia, a partire dal loro blog GIAP e dal loro impegno nel plasmare una diversa narrazione degli ultimi vent’anni di contro cultura e lotta politica in Italia.
La Divina Commedia di Dante, ma anche il presepe, con la figura di Benino interpretato da Enzo Moscato, offrono il pretesto a Paladino (che torna alla regia 15 anni dopo Quijote) per creare un racconto attraverso personaggi, storie e vite in un viaggio che mette in scena la vicenda umana, legati assieme dalla curiosa presenza del piccolo “l’urio” il bambino folletto, impersonato da Riccardo Coppola.
INGRESSO LIBERO
film in lingua originale spagnola con sottotitoli italiani
Originale diario del viaggio di formazione e di scoperta intrapreso alla fine del 2006 dal noto street artist Blu assieme al regista Fonda, “Cerberoleso”, e agli amici Silvia Siberini (Sibe) e Ivan Merlo attraverso cinque Paesi dell’America Latina (Messico, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica e Argentina).
America oggi: da un lato il nazionalismo ottuso alla Trump, i cappellini, le bandierine, l’ignoranza strafottente come regola di vita; dall’altra la “cancel culture”, i giovani discendenti degli schiavi che rivendicano diritti e pretendono la riscrittura della (loro) storia.
Sofia vive con le sue mucche in un casale dell’Appennino reggiano, dove non prende Internet e dove persone interessate al profitto vorrebbero collocare un ripetitore.