Ghost Dog – Il codice del samurai

Ghost Dog Il codice del Samurai foto 8

Al servizio di mafiosi con cui comunica solo attraverso piccioni viaggiatori, il killer newyorkese Ghost Dog si ispira all’etica samurai di un trattato del ‘700. Ma quando i suoi mandanti decidono di farlo fuori, si apre per lui un problema morale: come ribellarsi ai suoi signori? Jarmusch prosegue la sua personale riflessione sulla morte con un noir zen e onirico, che poi complica da una parte con siparietti parodici di cui sono protagonisti i gangster, dall’altra con sprazzi di commedia surreale nel solco del suo cinema precedente. Appropriata metafora per un mondo allo sfascio, dove il tragico si mescola al ridicolo, il sangue al cartoon. Bel commento sonoro di rap, ambient e free jazz.

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