Il male non esiste

il male non esiste

In una località boschiva non lontana da Tokyo, il tuttofare Takumi e sua figia Hana, di otto anni, vivono in armonia con la natura e con i pochi abitanti del logo. Una grande impresa dello spettacolo decide però di aprire un glamping, ovvero un camping con il glamour di un resort, proprio sulla strada che i cervi percorrono per abbeverarsi, minacciando oltretutto la pulizia dell’acqua di sorgente, della quale gli abitanti tutti, umani e animali, fanno un uso vitale. La comunità si preoccupa  e domanda spiegazioni, così due impiegati della grande azienda vengono mandati sul posto per chiedere aiuto e l’intercessione di Takumi. Da parte del premio Oscar per “Drive My Car”, una sinfonia visiva e sonora che ci riporta al senso originario del termine ecologia e resta aperta all’interpretazione. Al centro del quadro c’è l’ambiente naturale, la cui complessità è paragonabile soltanto a quella della musica, unico mezzo artistico adatto a dargli voce, come dimostra la colonna sonora della musicista Eriko Ishibashi

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