Titolo originale: Augure
In una terra africana caotica e fantasmagorica, tra stereotipi e crisi dei valori tradizionali (familiari, sessuali, identitari), il film intreccia le vite di quattro personaggi a loro modo posseduti ed esclusi dalla società. Il ritorno a casa del protagonista apre a un viaggio agli inferi dalla funzione catartica, grazie al quale lo stesso regista, rapper belga di origine congolese, rielabora la morte del padre e il suo stesso sradicamento. Visivamente e narrativamente il film è caotico e disordinato, immerso in una violenza espressiva che stride con i canoni del cinema festivaliero e i suoi equilibri.