
La porta sul buio
INGRESSO GRATUITO
Claudia e Marco, in crisi già da un po', hanno preso in affitto una casa in pieno centro a Roma a un prezzo molto conveniente. C'è una sola raccomandazione, da parte del proprietario: non aprire la porta blu.
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Claudia e Marco, in crisi già da un po', hanno preso in affitto una casa in pieno centro a Roma a un prezzo molto conveniente. C'è una sola raccomandazione, da parte del proprietario: non aprire la porta blu.
Nel secondo dopoguerra, mentre la storia si lecca le ferite di due guerre mondiali, in Salento se ne scatena un’altra, che ha per eserciti gli abitanti di due paesini, Supersano e Ruffano. A farla scoppiare desideri di potere, deliri di onnipotenza, follia e … una partita di pallone.
La storia della Lega di Cultura di Piadena attraverso le fotografie e i film di Giuseppe Morandi, le testimonianze della famiglia Azzali e di altri lavoratori della terra, ha affermato l’esistenza di una cultura subalterna, quella dei “paisan”, i braccianti e i salariati agricoli della Bassa Padana.
Nel 1936 il leader fascista Francisco Franco e altri generali si impongono sulla Repubblica. Lo scrittore Miguel Unamuno, durante i tumultuosi primi mesi della guerra civile spagnola, ha inizialmente appoggiato Franco ritenendo il colpo di stato antisocialista un argine all’odiato bolscevismo, ma poi, dopo l’incarcerazione di alcuni suoi cari amici, capisce di aver dato il suo appoggio a qualcosa di sbagliato ed ha alzato la voce ribellandosi a lui e rischiando la carriera e la vita stessa.
Un aereo decolla e i suoi importanti passeggeri (tra loro c’è anche Tonino Guerra) possono guardare sui monitor i film più diversi. Due di loro si trovano a parlare de “Il naso” di Gogol e da lì ha inizio un viaggio in tre sogni nella storia della Russia della prima metà del ‘900.
Tra i monti Sibillini, nelle Marche, si cela un girotondo di esistenze semplici, rurali: un parroco di origini africane appena giunto in paese, un ragazzo che vaga per i boschi declamando la Divina Commedia, un drammaturgo e la moglie attrice, una donna sola con la sua fattoria, una giovane coppia in attesa del figlio e incerta se restare in un territorio familiare ma arcaico.
Amin Nawabi è un accademico danese trentenne di origine afghana. Facendo ricorso all’animazione, il film segue la sua vita nel presente – la relazione col fidanzato, l’ambizione professionale, la difficoltà ad avere una vita stabile – e ascolta dalla sua voce il passato a lungo taciuto: l’infanzia in Afghanistan nel 1984, l’arresto del padre, la guerra civile dopo la ritirata dell’Urss, la fuga a Mosca nei primi anni ’90 con madre, fratello e due sorelle, un viaggio della speranza verso la Svezia e una deportazione, le attese infinite e poi, infine, l’arrivo in Danimarca con una storia familiare inventata come sola condizione per essere accettato in quanto rifugiato. Chi è veramente Amin?
Nell’antico Oriente, il giovane Nur-ed-Din cerca l’amata Zumurrud, rapita dai briganti, e la ritrova dopo varie disavventure sotto le spoglie maschili del re Sair. Ma la vicenda principale si intreccia con numerose altre storie, secondo la citazione-chiave “la verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni” tratta dalle Mille e una notte.
Alla periferia sud di Parigi, l’enorme complesso residenziale Cité Gagarine, un tempo simbolo di modernità e progresso (il film si apre con l’inaugurazione della Cité, con la visita dell’astronauta russo Gagarine in persona a celebrare una visione comunista anni ’60 del progresso urbanistico, fatto di costruzioni imponenti e conquista di nuovi spazi), sta per essere demolito dopo anni di degrado rampante.
Cassandre (la straordinaria Adèle Exarchopoulos), 26 anni, è assistente di volo per una compagnia low-cost. Vive a Lanzarote, è sempre disposta a fare straordinari e svolge i suoi compiti con estrema efficienza
Un altro mondo è una storia vecchia come l’ineguaglianza, quella dell’uomo comune costretto a lottare contro un potere più grande di lui. Di nuovo in guerra, di nuovo al fianco di Vincent Lindon, questa volta accomodato alla scrivania e dall’altra parte della barricata, Brizé evoca il reale con la potenza drammaturgica del cinema.
Dopo la morte della madre, Gioia continua a vivere in un piccolo centro di campagna con il padre, occupandosi del loro gregge di pecore e della vendita di latte e formaggi. E’ benvoluta nella comunità di cui fa parte integrante, circondata dalle amiche, dai fedeli della parrocchia locale e da tante persone che apprezzano la sua disponibilità e gentilezza
Un viaggio documentato, lirico e visionario, alle origini del cinema muto italiano. Un’arte e un’industria folgorante, che fecero brillare le prime star internazionali e lanciarono i primi cineasti.
Tony Mountset, esangue rampollo di una nobile famiglia inglese, assume il cameriere Hugo Barrett che, capita la situazione, si porta in casa l’amante per farle sedurre il padrone: Tony diventerà succube della coppia.
In viaggio verso Canterbury per onorare la tomba di Thomas Beckett, Geoffrey Chaucer e gli altri pellegrini raccontano storie e aneddoti per ingannare il tempo: i mariti si lamentano delle mogli, i padri dei figli, gli ecclesiastici si insultano a vicenda e le suore vengono allegramente prese in giro.
Marianne, scrittrice, per svolgere un’indagine sul mondo del lavoro precario, si fa assumere in una squadra di pulizia che rassetta le cabine dei traghetti: lo fa in incognito, creando rapporti stretti con alcuni dei suoi colleghi, immergendosi in un ambiente e in una cultura.
Ad un posto di blocco militare i passeggeri maschi di un bus di linea sovraffollato vengono fatti scendere e minacciati di venire arruolati per direttissima. C’è anche un giornalista tedesco, che vorrebbe capire cosa succede ma non riesce a farsi strada tra gli scherzi e la vanagloria dei soldati.
La grande voglia di ridere e di godere la vita (nel corpo) portano Pasolini alle 11 novelle più amate di Boccaccio (in equilibrio tra comicità burlesca e tragedia): Ser Ciappelletto, Andreuccio da Perugia, Masetto da Lamporecchio, Lisabetta, Caterina e Ricciardo, Tingoccio, Donno Gianni, Peronella.
Jeff Berger, assicuratore razzista di pelle bianca una bella mattina si sveglia nero: non sarà facile per lui adattarsi alla nuova realtà.
Lucy ha 96 anni e vive da sola, difendendo fieramente la sua indipendenza. Un tempo si chiamava Luciano, oggi invece è la trans più anziana d’Italia. Ai primi del 2020 Lucy ha ricevuto una lettera da Dachau: un invito alle celebrazioni per il 75esimo anniversario della liberazione dal campo di concentramento tedesco.