Titolo originale: Inshallah Walad
Il giovane cineasta giordano elabora una vicenda accaduta nella sua famiglia e parte dal dato burocratico (perdere il marito all’improvviso, come accade a Nawal, in un Paese dove la successione è regolata da una legislazione misogina) per raccontare il destino di una donna combattiva decisa a non cedere al cognato casa e autorità parentale, come vorrebbe la legge. Il tempo scorre, come in un thriller, e una donna sola sottoposta al controllo sociale può solo sperare in un miracolo. Chissà… Premiato a Cannes e alla Biennale di Venezia, candidato all’Oscar, il film colpisce per la sua storia di contemporanea rilevanza.