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Ha un che di romantico risalire il fiume per visitarne la sorgente. Riavvolgere il filo, procedere a ritroso lungo il sentiero tracciato e ritrovarsi all’origine, all’ingresso del labirinto.
Ha un che di romantico risalire il fiume per visitarne la sorgente. Riavvolgere il filo, procedere a ritroso lungo il sentiero tracciato e ritrovarsi all’origine, all’ingresso del labirinto.
EVENTO SPECIALE - IL REGISTA GIAN LUCA CARRETTI PRESENTA IL FILM IN SALA - INGRESSO 6 EURO
Nel 1375 fu processata la prima donna accusata di stregoneria in Italia. Il fatto accadde a Reggio Emilia e il suo nome era Gabrina degli Albeti.
È un cinema materico quello di Maryam Touzani, regista di Il caftano blu, presentato al 75° Festival di Cannes nella sezione Un certain regard. Mina (Lubna Azabal) e suo marito Halim (Saleh Bakri) hanno un negozio di caftani nella Medina di Salé, in Marocco.
VENERDI' 26 MAGGIO: V.O. SOTTOTITOLATA
Ci sono parabole che sembrano così lineari da far venire voglia di contraddirle, di tirarle giù dai binari su cui sembrano poggiate per cercarne il senso più profondo. A costo di incassare qualche scossone, o qualche salto di racconto imprevisto.
MERCOLEDI' 17 MAGGIO: V.O. SOTTOTITOLATA
In un futuro prossimo uguale in tutto e per tutto al presente, il Giappone ha risolto la sproporzione fra l’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite inventando il programma governativo Plan 75: l’offerta dell’eutanasia gratuita e legale a chi ha superato i 75 anni e non ha più ragioni per restare in vita.
Dalva, quando viene prelevata dai Servizi sociali e portata contro la sua volontà in un centro per minori, ha 12 anni, vive da sola con il padre, che lei chiama Jacques, ha sempre studiato in casa senza avere contatti con i suoi coetanei, e si veste e si trucca come una donna adulta.
Il sole non splende mai in un piccolo e ventoso villaggio costiero irlandese, dove quasi tutti gli uomini fanno i pescatori (e chi non sta in mare lavora nel pub) e le donne lavorano nella fabbrica ittica.
LUNEDI' 8 MAGGIO: VERSIONE DOPPIATA - MARTEDI' 9 MAGGIO: V.O. SOTTOTITOLATA
Jake La Motta, proveniente dall'ambiente italo-americano e dalla miseria, è cosciente e orgoglioso della propria forza taurina. Infatti, con il nomignolo di "Toro del Bronx", nel 1941, inizia la sua carriera trionfale nella boxe.
Dopo due apprezzati alt-horror come Hereditary e Midsommar, Ari Aster alza l’asticella partorendo una surreale e ambiziosa odissea psico-horror di 3 ore. Una dark comedy dolorosa e sfuggevole, autoriale, ambiziosa e fortemente metaforica.
Rodrigo Sorogoyen non smette di scavare nei più abietti istinti umani e nelle ripercussioni che essi hanno su donne e uomini che ne sono vittime o testimoni. Il suo sesto lungometraggio, inondato letteralmente di premi, non fa eccezione alla regola, dopo “Che Dio ci perdoni”, “Il regno” e “Madre”.
A SEGUIRE DIBATTITO CON IL REGISTA WALTER VELTRONI E IL DEPUTATO PD STEFANO VACCARI
INGRESSO LIBERO
Sono trascorsi 40 anni dal 30 aprile del 1982, giorno in cui il segretario regionale del PCI Pio La Torre perse la vita insieme al suo autista e amico Rosario Di Salvo per mano di un commando mafioso.
Una sorella, quattro fratelli. I legami di sangue sono al centro del terzo lungometraggio del trentaduenne cineasta iraniano Saeed Roustaee. Già con il suo primo film, Life and a Day, aveva affrontato il vuoto lasciato dalla partenza della figlia più giovane in una famiglia.
A SEGUIRE DIBATTITO CON IL DOTT. DANIELE GIOVANARDI e L'AVVOCATO MANOLA BOZZELLI
"Invisibili" è il documentario italiano che sulla falsa riga di "Died Suddenly", proiettato negli Usa, si pone il compito di mostrare le testimonianze sulle reazioni avverse provocate dal vaccino Covid. Il progetto, curato dal regista Paolo Cassina, è già stato proiettato in diverse sale in tutta l'Italia.
"Stranizza d'amuri", esordio alla regia di Giuseppe Fiorello, è ambientato in Sicilia nell'estate del 1982, quando tutta l'Italia è presa dai mondiali di calcio in Spagna, dove le imprese degli azzurri, trascinati da Paolo Rossi si preparano a conquistare la terza coppa del mondo.
IL REGISTA CRISTIAN NATOLI INCONTRA IL PUBBLICO IN SALA
Lungo le sponde del fiume Isonzo, a Gorizia, c’è un accampamento spontaneo di migranti, la Jungle, un luogo unico e speciale, sospeso tra due culture. Attraverso lo sguardo di Elisa Menon, carismatica regista di teatro sociale, il film entra in questa comunità per scoprirla attraverso un’intima ed evocativa performance teatrale che presenta la migrazione in modo empatico e fuori dagli schemi.
Con l’album La voce del padrone del 1982 Franco Battiato si presenta al grande pubblico con brani indelebili, orecchiabili, capaci di diventare popolari nonostante i criptici e “alti” testi: da Centro di gravità permanente a Segnali di vita, da Cuccurucucù a Bandiera bianca.
VINCITORE DI 7 PREMI OSCAR 2023
Everything Everywhere All at Once è una sorprendente e originalissima visione del multiverso. Finisce, ricomincia, termina, riparte di nuovo e potrebbe non finire più dopo i titoli di coda dove i viaggi spazio-temporali potrebbero riprendere. Suddiviso in tre parti (Everything, Everywhere, All at Once), segue i movimenti impazziti di Michelle Yeoh che nel film è Evelyn proprietaria di una lavanderia a gettone. La sua vita è nel caos; deve infatti gestire un matrimonio che sembra arrivato al capolinea, il rapporto con la figlia Joy (Stephanie Hsu) e la figura sempre presente del padre Gong Gong (James Hong). In più è tampinata da una spietata impiegata del fisco (Jamie Lee Curtis) che vuole vederci chiaro sulla contabilità della sua impresa. Proprio mentre si trova nell’ufficio delle tasse viene catapultata nel multiverso e deve ricorrere a tutte le sue variazioni di identità da altri mondi e quelle che ci sono state nel passato e nel futuro per sconfiggere un nemico inarrestabile e invisibile.
Nour è un ragazzino esile di quattordici anni ed è l'ultimo di quattro fratelli, tutti più grandi di lui e dalle personalità focose, irascibili, mutevoli, figli del quartiere popolare che li ospita e li induce a vivere spesso di espedienti ed occasioni al limite dell'illegalità.
Nella prima sequenza assistiamo a una lezione di scrittura creativa su una piattaforma online. L’inquadratura stringe su un desktop che è un mosaico di schermi. Vediamo il volto di tutti gli studenti tranne uno, quello al centro occupato dall’insegnante. Solo una voce a occupare quel quadrante nero. Una voce che detta le regole per una buona scrittura: “Siate sinceri!” L’inquadratura si stringe nella finestra al nero per poi riaprirsi all’interno dell’abitazione di Charlie, l’insegnante protagonista, obeso, enorme, debordante.
Se metti insieme i produttori di Quasi Amici e The Specials, degli interpreti affidabili e di grande talento come Karin Viard e Grégory Gadebois, una sceneggiatura con una storia e dei personaggi di buona fattura, allora le possibilità di assistere a un film degno di nota sono piuttosto elevate.